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 Polenta con salsa piccante al pomodoro e cipolla

Ultimo aggiornamento: 2008-01-13

La polenta è farina di mais macinata grossa e poi cotta nell'acqua. Il tempo di cottura è lungo e richiede di mescolare l'impasto con continuità perché è molto colloso e si attaccherebbe sul fondo senza cuocere in superficie. Sono però disponibili farine parzialmente precotte ed essiccate la cui cottura si completa in un tempo variabile tra i due e i cinque minuti, a seconda delle indicazioni fornite dal produttore. La polenta si può pui servire in combinazione con infinite varianti di sughi, che possono essere a base di carni o di verdure. Qui consideriamo il sugo piccante al pomodoro e cipolla.

Ingredienti

Dosi indicative per una persona:

Preparazione

Sminuzzare finemente la cipolla e versarne circa un cucchiaio raso in una padella antiaderente insieme all'olio d'oliva. Soffriggere un paio di minuti, aggiungere il pomodoro e il peperoncino, e lasciare cuocere a fuoco basso con il coperchio, mescolando di tanto in tanto.

Mentre il sugo cuoce, mettere a bollire l'acqua nella quantità esatta indicata, o comunque secondo le proporzioni raccomandate dal produttore della farina. Aggiungere il sale. Quando l'acqua bolle, abbassare la fiamma e versare la farina a pioggia mentre si mescola. Mescolare frequentemente a fuoco minimo fino a quando la polenta è cotta. La polenta è pronta quando il cucchiaio resta infilzato in verticale senza cadere. L'esatto grado di durezza della polenta è una questione di gusti. Evitare che resti troppo molle perché si rischia che si mescoli al sugo con un risultato sgradevole al gusto (provare per credere).

Versare la polenta in un piatto e stenderla in modo uniforme, in modo da formare una leggera conca. Versare sopra la polenta la salsa al pomodoro e distribuirla uniformemente sulla superficie.

Suggerimenti

La polenta avanzata si può lasciare raffreddare stesa su di un tagliere di legno. D'inverno si conserva un paio di giorni, avendo cura di coprirla con un canovaccio e rigirandola in modo che si asciughi.

La polenta avanzata si può consumare nei giorni seguenti tagliata a riquadri (comunemente detti "fette") e abbrustolita su di una bistecchiera arroventata con il fuoco al massimo. Le fette sono ben abbrustolite su entrambi i lati quando si è formata una consistente crosta superficiale, striata dalle bruciature del disegno della bistecchiera. E' allora che le fette si staccano con facilità e senza rompersi. Anticamente si mettevano le fette direttamente sulle braci, per cui la temperatura deve essere molto alta. La polenta abbrustolita si consuma con varie salse a base di pomodoro o funghi, carni rosse o baccalà in umido, oppure con formaggi (gorgonzola, emmental, ecc.) spalmati o tagliati a fettine sottili e lasciati fondere sulla polenta ancora calda.

In alternativa, la polenta si può tagliare a fettine sottili e friggere.

Non c'è bisogno di faticare per pulire la pentola dalle incrostazioni lasciate dalla polenta, basta riempire subito la pentola con l'acqua fredda e le incrostazioni si staccheranno spontaneamente. I buongustai lasciano seccare la polenta sul fondo e sui bordi della pentola per poi staccarla avidamente a scaglie e farla scrocchiare sotto i denti come uno snack.


Umberto Salsi
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