Scopi
Non sapevo nulla del Corano. Poi l'ho letto e ho scoperto tante cose sorprendenti: il Corano è l'ultima Rivelazione di Dio all'umanità dopo i Vangeli e dopo il Tanach; Maometto è l'ultimo dei profeti dopo Gesù; nel Corano non si versa una sola goccia di sangue; il Corano include già le domande più impertinenti dei miscredenti. Ce n'era abbastanza per cominciare a prendere appunti e studiare la cosa nel dettaglio. Ecco che cosa ne ho ricavato, sperando di non fare troppi errori in sha Allah.
Riferimenti
La traduzione in italiano di Hamza Roberto Piccardo sembra quella che va per la maggiore nella comunità musulmana italiana; è disponibile sia come sito web, sia come libro di carta:
- [PICC] Il Corano (https://ilcorano.net) pubblica tutto il Corano tradotto in italiano da Hamza Roberto Piccardo, comprese le note esplicative.
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[PICCB] Il Corano a cura di Hamza Roberto Piccardo, Newton Compton editori s.r.l., 2015, ISBN 978-88-541-7460-3. Apparentemente la versione stampata dello stesso testo del sito [PICC].
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[BIBBIA] Ho letto la Bibbia (www.icosaedro.it/ho-letto-la-bibbia) dove analizzo Torah, Tanach e la Bibbia.
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[APOCRIFI] Ho letto gli Apocrifi (www.icosaedro.it/ho-letto-gli-apocrifi) è la mia analisi della letteratura apocrifa della Bibbia, dove vengono elaborati i concetti di Bene, Male, Anima, Aldilà e Predestinazione secondo il pensiero giudaico e cristiano.
Avvertenza
Il libro del Corano fa numerosissimi riferimenti alla Torah e alla Bibbia e ne costituisce la continuazione. In particolare, vengono ripetutamente citate le vicende dei patriarchi, Abramo, l'Esodo, Mosè, Gesù, nonché tutti i concetti espressi dalla Bibbia quali le diverse popolazioni e fedi religiose: Ebrei, Giudei, Nazareni o Gesuani, Cristiani.
Inoltre, riguardo ai personaggi e delle vicende della Bibbia il Corano contiene delle differenze e delle integrazioni che è possibile apprezzare solo conoscendo la Bibbia.
Pertanto per una migliore comprensione del Corano è necessario avere una conoscenza di base della Bibbia. Allo scopo suggerisco la mia precedente analisi Ho letto la Bibbia (vedi [BIBBIA] nei riferimenti).
Riassunto del Corano in poche parole
Segue la sintesi estrema del Corano ricostruita dal contenuto estremamente frammentario del libro.
Dio (che qui si chiama Allah) ha creato il mondo, gli angeli, e infine gli uomini per essere adorato da essi. Gli angeli sono i servitori, i messaggeri, gli esecutori materiali e i controllori della volontà di Allah. A un certo punto Allah decide di privilegiare l'uomo, e quindi impone agli angeli di servire Adamo e di prostrarsi ad esso. Ma l'angelo Iblìs, geloso, si ribella insieme ad altri suoi colleghi e dal quel momento lì in poi tramerà segretamente per fare peccare l'uomo e riconquistare la benevolenza di Allah. Inoltre Allah concede all'uomo libertà di scelta. Così il Corano spiega l'origine dei demoni e l'origine del Male che corrompono il mondo altrimenti perfetto. Vedi però anche la discussione sui demoni, il Male e il Bene nel Glossario per una trattazione più articolata del tema.
Allah manda quindi la sua Rivelazione agli uomini attraverso apposito profeta, una popolazione alla volta, e quindi mette gli uomini alla prova della fede. In un futuro imprecisato avverrà il Giorno del Giudizio, quando i morti verranno resuscitati dalle loro ossa e giudicati per la loro vita in Terra: i virtuosi andranno in Paradiso, gli empi andranno all'Inferno.
Ma gli umani ripetutamente disconoscono il messaggero e la rivelazione (23,44) e poi tradiscono Allah per altre divinità:
Adamo ed Eva parlano con Allah e quindi sono essi stessi profeti, ma si fanno traviare dal demone di nome Satana (7,19);
Noè profeta viene respinto dal suo popolo e quindi seguirà il Diluvio (7,59; 26,112-122);
le città di Sodoma e Gomorra verranno distrutte (7,80; 11,69-82; 26,160-175);
il Corano aggiunge anche le città di Ad, Thamud e Madyan che finiranno anch'esse rase al suolo (7,65-93; 11,50-68; 23,31-41; 26,123-159);
Mosè e il vitello d'oro;
gli Israeliti subiranno la Diaspora;
anche l'ultimo tentativo con Gesù finisce male.
Dopo tutte queste vicende finite male, Allah ci riprova con la popolazione della Mecca (32,3). Per questo invia l'arcangelo Gabriele presso Maometto. Nell'arco di 23 anni, Maometto riceve da Gabriele la Rivelazione, che a sua volta Maometto riferisce al suo popolo oralmente man mano che la riceve da Gabriele. Dopo la morte di Maometto, le sue parole verranno trascritte per comporre il Corano.
Quindi in definitiva Maometto è l'ultimo profeta mandato da Allah, e il Corano è l'ultima e definitiva trascrizione della Rivelazione. Quindi Allah è lo stesso dio dei Musulmani, dei Cristiani, dei Gesuani, dei Giudei, degli Israeliti e di altri popoli ancora, i quali però ne hanno travisato il messaggio e lo hanno tradito.
Il compito di Maometto è arduo: illuminato dalla Rivelazione, egli darà forma alla nascente nazione araba fissando alcuni principi fondamentali, quali la dottrina religiosa, il diritto, la redistribuzione del reddito, il servizio militare obbligatorio. Ha così inizio una epopea che porterà Maometto a scontrarsi contro l'ostilità del suo popolo, all'esilio dalla Mecca verso Medina, e infine al suo ritorno da trionfatore alla Mecca, dove impone il suo ultimatum ai politeisti (9,1-5) e converte le moschee al solo culto di Allah (9,17).
Nel seguito esamineremo in dettaglio qual'è il contenuto del Corano, il suo significato, e le differenze rispetto alla Bibbia.
Contesto storico in cui nacque il Corano
Nel sesto secolo d.C. la penisola araba era attraversata da carovane di beduini nomadi che facevano la spola tra il Mediterraneo e l'Oceano Indiano, ed era abitata da sparse comunità di Giudei e Cristiani in fuga dalla Palestina occupata dai Bizantini (i "Romani"), nonché altre comunità tribali autoctone, che si contendevano le poche oasi vivibili di una terra ostile, mantenendo una fragile tregua armata in un contesto di sostanziale anarchia.
In quel tempo la Mecca era città santa per varie religioni politeistiche e monoteistiche, compresi Giudei e Cristiani, ed era quindi meta di pellegrinaggio nonché crocevia dei traffici carovanieri. In assenza di una organizzazione statale, le contese tra clan e le tribù portavano a conflitti ricorrenti per motivi economici, giuridici e religiosi.
Penisola arabica, circa 632 d.C.
Muhammad ibn Abdallah ibn Abdalmuttalib, italianizzato come Maometto, nasce a la Mecca nel 570 d.C. da una famiglia di mercanti del clan Hashim della tribù dei Quraysh, tribù ben inserita nei traffici della città legati al pellegrinaggio e ai culti politeistici. Perde subito i genitori e viene quindi allevato prima dal nonno, e poi dallo zio.
Dopo aver dato prova di una certa abilità negli affari, nel 610 d.C. all'età di 40 anni, Maometto comincia a ricevere la Rivelazione dall'arcangelo Gabriele per conto dell'unico vero dio: Allah. Nell'arco di 23 anni, Maometto riceverà una serie di rivelazioni che pronuncerà davanti ai suoi discepoli, rivelazioni che vengono memorizzate, ripetute e sporadicamente fissate nella scrittura su supporti di fortuna. Maometto diventa quindi l'ultimo profeta di Allah dopo Gesù e gli altri profeti della Bibbia. E' Maometto che darà forma alla nascente nazione araba, definendone i principi ideologici, la dottrina religiosa, il diritto, la redistribuzione del reddito, il servizio militare obbligatorio.
Nella sua epopea durata 23 anni, Maometto dovrà affrontare l'ostilità della sua stessa tribù che si sentiva minacciata proprio nel suo affare principale della gestione delle offerte e dei pellegrini. Maometto verrà esiliato dalla Mecca (egira), quindi si rifugerà a Medina facendone la prima roccaforte dei suoi seguaci, i Musulmani. Infine, dopo varie battaglie, rientrerà finalmente come trionfatore alla Mecca per trasformarla nella città santa dell' Islam e spazzare via tutti gli altri riti e religioni. Maometto muore alla Mecca nel 632 d.C. senza lasciare eredi al potere né una casta sacerdotale.
Nel corso dei 30 anni seguenti, la comunità musulmana ormai consolidata raccoglie e mette ordine ai discorsi pronunciati dal profeta Maometto compilando un testo, il Corano, che diventa il libro fondamentale dell'Islam.
Inizia così un tumultuoso sviluppo della civiltà araba islamica che la porterà ad espandersi a oriente fino al fiume Indo, e a occidente fino all'attuale Marocco, alla Spagna, per arrivare nell'attuale Francia e lì combattere la battaglia di Poitiers contro Carlo Martello: siamo nel 732 d.C., appena 100 anni dopo la morte di Maometto.
Il Corano come libro
Apparentemente Maometto era analfabeta, o perlomeno aveva poca dimestichezza con la lettura e con la scrittura, quindi non lesse la Bibbia e neppure scrisse il Corano. L'essere illetterato viene addirittura portato come prova che Maometto non ha subito condizionamenti e si è limitato a riferire le parole di Allah (29,48). Del resto ai suoi tempi la lingua araba scritta non aveva ancora assunto una forma definitiva; si può anzi dire che lo sforzo stesso di raccogliere per iscritto la testimonianza di Maometto sia stata l'occasione per affinare la scrittura araba.
Si tratta quindi di un libro scritto in arabo antico, e per questo motivo difficile da leggere anche nella sua lingua originale. Io mi devo accontentare di leggere la sua traduzione in italiano [PICCB]; le annotazioni di questa edizione aiutano a comprendere il testo, forniscono il contesto storico degli avvenimenti narrati, riassumono i racconti mitologici a cui il testo fa riferimento, argomentano riguardo alle difficoltà della traduzione accurata di certi termini e di certi concetti.
Nel testo parla a volte Maometto in prima persona e a volte Allah o Gabriele usando la terza persona plurale "Noi". Altre volte il soggetto delle frasi e i destinatari delle affermazioni sono impliciti e vanno quindi dedotti dal contesto, non senza qualche sforzo e qualche ambiguità.
Il Corano sunnita è organizzato in 114 capitoli, detti sure; ogni capitolo è suddiviso in versetti numerati. Qui useremo la scrittura (23,44) per indicare la sura numero 23, versetto 44.
L'ordinamento canonico delle sure e dei versetti è del tutto arbitrario, e non rispetta alcun criterio cronologico né tematico. Grosso modo, le sure sono ordinate per numero di versetti decrescente, ma ci sono eccezioni. Secondo l'esegesi coranica, la sura numero 96 fu la prima pronunciata da Maometto, mentre l'ultima sura pronunciata è la 110.
Alcune sure hanno un tema centrale, nel senso che i versetti riguardano prevalentemente un solo argomento, per esempio il diritto di famiglia, le storie dei profeti, o l'epopea delle battaglie di Maometto.
L'esegesi coranica ha anche definito quali sure furono pronunciate nella prima fase della predicazione alla Mecca (pre-Egira) o nella fase dopo l'esilio a Medina (post-Egira). L'esegesi stessa riconosce tuttavia che molte sure sono una raccolta eterogenea di versetti pronunciati in tempi diversi. Per esempio, la sura 58 viene riconosciuta tradizionalmente come la seconda pronunciata da Maometto nell'epoca pre-Egira, ma comprende 30 versetti attribuiti al periodo pre-Egira e 22 versetti post-Egira.
Complessivamente, il Corano appare come una raccolta di versetti messi alla rinfusa e arbitrariamente suddivisi in capitoli; solo a tratti i versetti condividono un tema o sono ordinati cronologicamente per raccontare una storia.
Per coloro che possono leggere e apprezzare il Corano nella sua lingua originale, il Corano non è solo un testo di precetti religiosi e regole di vita, ma è soprattutto una raccolta di canti e orazioni redatti in linguaggio poetico che il fedele deve pronunciare per rafforzare la sua fede e per avvinarlo ad Allah. Per chi non può apprezzare questo aspetto del Corano, la lettura è un tedio.
Concetti trattati
La maggior parte dei versetti sono reiterate invettive contro i politeisti, moniti verso i Giudei e i Cristiani che hanno tradito Allah, inviti ad aderire all'Islam e ad ubbidire al profeta Maometto, promesse del Paradiso per i virtuosi e condanna all'Inferno per i miscredenti, disposizioni contingenti durante le vicende belliche e i conflitti interni alla comunità di Maometto.
Il concetto di ateismo non viene neppure preso in considerazione, quindi non ci sono invettive né divieti specifici per tale posizione che, apparentemente, al tempo non era neppure concepita.
Nel seguito riassumo i concetti più rilevanti espressi nel Corano raccogliendoli per temi.
Universalismo
- Accusa Israeliti di settarismo (2,94; 62,6), ma poi riconosce che lo stesso Allah li ha preferiti agli altri popoli (45,16; 2,122). Per contro, gli Israeliti potrebbero accusare Cristiani e Musulmani di plagio per avergli rubato Yahweh e il Tanach.
- Allah è ovunque (2,115).
- La religione è una scelta libera (2,256).
- Prima o poi i musulmani erediteranno il potere sulla Terra, come sta scritto nei Salmi (21,105). La nota in [PICCB] chiarisce che il salmo in questione sarebbe Salmi 37,29. Nei versetti seguenti al 29 gli empi (ovvero i miscredenti) vengono sterminati da Yahweh, punizione che per gli Israeliti doveva necessariamente essere impartita su questa Terra, dato che loro non avevano concezioni metafisiche dell'aldilà.
- Allah è il dio unico per tutto il creato, e tutti sono stati avvertiti (21,106-109).
- Il Giudaismo si rivolge ai soli Giudei; Cristianesimo e Islamismo sono universali quindi riguardano tutti gli uomini a prescindere dalla loro lingua e dal colore della loro pelle (30,22).
- Maometto è stato inviato per tutta l'umanità (34,28; 35,28).
- Il calendario Musulmano (vedi la sezione che vi ho dedicato) è concepito per consentire ai popoli di tutti gli emisferi di sperimentare il digiuno del Ramadan equamente in ogni stagione.
Dottrina
- Allah ha tratto il cielo e la terra da una massa compatta; ha infisso le montagne sulla terra perché non oscilli; poi dall'acqua ha tratto ogni essere vivente (21,30-31).
- Allah ha creato l'uomo: con argilla secca tratta da mota impastata (15,26) e insuffla in lui il proprio spirito (15,28); da una goccia di sperma (16,4).
- Il Corano è immutabile (5,34; 18,27); tutti gli emendamenti necessari sono già stati fatti e sono già contenuti nel Corano stesso (2,106; 16,101; 26,101; 22,52). Il Satana è sempre intervenuto in passato per corrompere il messaggio di Allah, ma ad Allah nulla sfugge, tutto è già stato corretto (2,52) e adesso il Corano è perfettissimo.
Tuttavia, siccome l'ordine temporale dei versetti rivelati è incerto, non è chiaro cosa viene prima e cosa viene dopo. La mia impressione generale è che le affermazioni pre-Egira sono più moderate, quelle post-Egira sono più radicali.
- Corano è il libro della verità che conferma la Torah e i Vangeli (più precisamente l'Ingil) (3,3).
- Allah è ovunque (2,115).
- Tutti i profeti di Allah sono riconosciuti e hanno pari dignità (2,285).
- A nessuno si impone un carico superiore alle sue possibilità (2,286).
- Islam è la sola dottrina riconosciuta da Allah (3,85).
- Gesù è venuto a confermare la Torah ma con qualche correzione (3,50); Gesù è venuto per risolvere le divergenze (43,63). Giudei e Cristiani sappiano che Maometto porta un aggiornamento alla Torah e alla Bibbia che vale anche per voi; ascoltate! (5,15; 5,19).
- Gesù non fu né ucciso né crocefisso ma Allah lo ha elevato a sé (4,157-158). Non ci sono ulteriori chiarimenti, ma pare che Maometto sentisse la pressione del suo competitor più recente.
- Gesù è messaggero di Allah nato da Maria, ma non è la Trinità; quindi bene i Gesuani, male i Cristiani (4,171; 5,17; 5,72-73; 19,35; 19,88-91). Traduzione: è vero che Allah ha parlato direttamente con Mosè e altri profeti biblici, ma non ha parlato direttamente con Gesù e neppure Gesù ha natura divina; quindi, Gesù non è superiore a Maometto. Del resto avendo Maometto già una certa età, e non essendo particolarmente edotto sulle Scritture, non poteva attribuirsi una origine divina perché non sarebbe stato credibile. Quindi necessariamente i Cristiani trinitari sbagliano.
- Allah parlò direttamente con Mosè, mentre agli altri ha inviato messaggeri (4,164) quindi Maometto non è da meno di tanti altri profeti biblici. Per completezza osserviamo che anche Adamo, Abramo, Giacobbe e Giosuè hanno parlato direttamente con Allah.
- L'esegesi vuole che il versetto (16,74) Non paragonate nulla ad Allah sia il divieto di rappresentare Allah con immagini e con statue; a me non sembra così chiaro. In tutti i casi il divieto è chiaro ed esplicito in Esodo 20,4.
- Allah non ha creato il mondo e tutte le creature solo per gioco, non ne ha bisogno (21,16-17).
- Allah ha creato i demoni e gli uomini perché lo adorassero (51,56).
- Il monoteismo è la concezione primitiva naturale del pensiero umano (30,30); del resto Adamo, il primo uomo creato, fu il primo credente in Allah. No all'idolatria di altre figure oltre Allah, anche se queste figure vengono invocate con il pretesto che avvicinano alla fede (39,3). Quindi non adorare Gesù, Maria, Giuseppe, Santi e Patroni. Checché ne dica Maometto, sono l'animismo e il politeismo il vero pensiero cablato nella mente dell'uomo.
- Ciascuno è responsabile singolarmente rispetto ad Allah (6,164; 35,18). Allah ha sì distrutto intere comunità, ma solo dopo aver inviato un profeta e dopo aver salvato i credenti. Il Corano cita vari episodi biblici ed extra-biblici a conferma di ciò; vedi la sezione dedicata seguente.
- I credenti saranno eredi del mondo (6,165; 35,39). Ambiguo.
- Se Allah avesse voluto avrebbe fatto degli uomini una sola comunità (42,8). Sorge spontanea la domanda: che cosa lo ha trattenuto?
- In (25,63-74) un decalogo dei comandamenti: umiltà, preghiera, no ad avarizia e prodigalità, non invocare altro dio all'infuori di Allah, non assassinare, non fornicare, pentirsi dei peccati, operare il bene, non rendere falsa testimonianza, recepire il Corano, trai gratificazione dalla tua sposa e dai tuoi figli, lasciati guidare da Allah.
- Assolvete al culto e non fatene motivo di divisione, come invece ha fatto il popolo della Scrittura dopo avere ricevuto la Rivelazione (42,13-14).
- Fonti della fede: percezione del Creato attraverso udito, occhi, cuore nonché lettura del Corano (46,26-28).
- L'Islam deve prevalere su tutte le altre religioni (48,28).
- Gesù ha instillato dolcezza e compassione, ma il monachesimo è sterile contemplazione di Dio, Allah non lo ha prescritto (57,27).
Escatologia e predestinazione
- Il Giudizio è vicino, nessun dubbio su questo. Quelli che sono nelle tombe verranno resuscitati e giudicati (22,7).
- I miscredenti, dopo morti, andranno all'Inferno (3,91; 48,13) quindi non aspettate l'ultimo momento a convertirvi perché l'Ora è vicina ma non vi diciamo quando.
- Uomini e donne virtuosi entreranno nel Paradiso (4,124).
- Grazia divina a chi ubbidisce ad Allah e a Maometto (4,69).
- Grazia divina a chi combatte per Allah (4,74) e contro miscredenti (4,76).
- No agli apostati: i credenti che poi rinnegano non si potranno pentire; chi diventa musulmano, lo diventa per sempre (3,90).
- La vita in Paradiso è migliore della vita in Terra (4,77).
- Tutto dipende da Allah, ma Egli non è il vostro custode (5,104). Quindi gli uomini sono liberi di scegliere oppure no? Se sono liberi di scegliere, allora non è vero che tutto dipende da Allah. Se tutto dipende da Allah, allora perché punire gli uomini per scelte che non possono avere fatto liberamente? Non si capisce. E' chiaro che queste sofisticherie metafisiche non erano al centro degli interessi di Maometto.
- Il destino di ogni uomo è già stato definito da Allah (17,13); il Giorno del Giudizio ciascun uomo leggerà l'estratto conto delle sue azioni e su questo verrà giudicato (17,14; 18,49). Quindi la vita è un test per verificare un destino che è già deciso. La logica sbanda, ma nessun problema: Maometto non era interessato a queste cose metafisiche.
- La fede è una libera scelta; beninteso, i miscredenti andranno all'Inferno (18,29); e comunque anche i fedeli verranno messi alla prova (29,2).
- Chi vuole, intraprenda dunque la via che conduce al suo Signore. Ma voi lo vorrete solo se Allah lo vuole. (76,29-30). Per la traduzione serve consulto psicologico; e probabilmente la diagnosi conterrà espressioni quali "alimentare il senso di impotenza e i sensi di colpa".
- A chi avrà voluto arare il campo dell'altra vita, accresceremo la sua aratura mentre a chi avrà voluto arare il campo di questa vita concederemo una parte dei frutti ma non avrà parte alcuna nell'altra vita.
Cfr Luca 17,33 e Giovanni 12,25: Chi cercherà di salvare la sua vita la perderà, e chi la perderà la conserverà. Chi vince la gara retorica?
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Ecco come avverrà il Giudizio: giungerà improvviso e senza preavvisi, e allora sarà troppo tardi per pentirsi (47,18); l'ora è imminente ma solo Allah la conosce (53,57-58; 78,40); demoni e uomini verranno interrogati sui loro peccati (55,39).
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Ecco come sarà il Paradiso:
il clima è mite (76,13);
ci sono giardini e sorgenti e ruscelli di acqua fresca e di vino e di miele purificato (44,52; 47,15);
riposeranno sotto l'ombra di fresche fronde (55,48) appoggiati su divani rivestiti di broccato (55,54);
gli uomini saranno ornati da bracciali d'oro e perle e saranno vestiti di seta e broccato (35,33; 44,53; 76,21);
avranno spose fanciulle (44,54)
dagli sguardi casti che nessun uomo o demone ha mai toccato (55,56)
pie e belle (55,70)
dai grandi occhi neri (arabico: huri) ritirate nelle loro tende (55,72);
mangeranno ogni tipo di frutti (43,73)
a portata di mano sulle fronde o serviti su vassoi di cristallo e d'argento (76,15-16);
berranno mistura di zenzero (76,17);
e mangeranno carni di uccello (56,21);
saranno serviti da fanciulli di eterna giovinezza (76,19).
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Ecco come sarà l'Inferno: i malvagi vi resteranno in castigo in eterno (43,74); il suo guardiano si chiama Malik (43,77); i dannati berranno acqua rovente che devasterà le loro viscere (47,15) e che berranno come cammelli assetati (56,55); vagheranno tra il magma ribollente (55,44).
Liturgia e pratica religiosa
- Abluzione prima della preghiera (5,6).
- Svolgere l'orazione (2,110), cinque volte al giorno (20,130)
- La Ka'ba è luogo santo (5,97).
- Si prega diretti verso la Mecca per distinguersi da quelli che pregano diretti verso Gerusalemme (2,143). A parte ciò, Allah ascolta anche pregando orientati in qualunque direzione, perché Allah è ovunque (2,115).
- La preghiera della notte è la più efficace (73,6). Al fedele Maometto raccomanda di trascorrere anche gran parte della notte a pregare, ma riconosce anche che la notte serve per riposare; quindi recitate dunque del Corano quello che vi sarà agevole (73,20).
- Digiuno rituale nel mese di Ramadan (2,183).
- Preghiera congregazionale ogni venerdì (62,9).
- Svolgere Pellegrinaggio e Visita (2,196).
- La Mecca, e in particolare il santuario della Ka'ba, sono i luoghi sacri assegnati da Allah ad Abramo; i fedeli custodiscano e proteggano il luogo sacro; ivi avverranno i sacrifici rituali; le carni dell'animale sacrificato siano divise tra di voi, con particolare riguardo ai poveri; si facciano i giri rituali intorno alla Ka'ba (22,25-29).
- Maometto riceve privatamente ma solo dopo elemosina, se non potete va bene anche un'orazione e versate la decima (58,12-13).
Fede, dubbio e miracoli
Maometto viene assillato da richieste di miracoli che provino la sue parole, miracoli come quelli fatti da Mosè con le acque del Mar Rosso, o come Gesù con i pani e i pesci. Il Corano riporta anche obiezioni veramente ficcanti alle quali Maometto non sa dare una risposta convincente. Raccolgo qui alcune perle:
- Le tue sono solo parole. Mosè, Elia e Gesù hanno fatto miracoli, perché tu invece non ne fai? (8,32; 20,133; 21,5; 26,4; 28,48).
- Perché Allah si rivolge a Maometto via Gabriele e non si rivolge invece direttamente a tutti gli uomini? (5,124; 54,25). Perché dovremmo credere alla parola dell'intermediario dell'intermediario?
- Quello che dici tu lo potremmo dire anche noi; qual'è la differenza? Sono solo favole degli antichi! (8,31; 16,24).
- Sei posseduto da un demone! (15,6).
- Fatti accompagnare dagli angeli! (15,7).
- Le tue rivelazioni sono solo incubi confusi! sei solo un poeta che si è inventato tutto! Mostraci piuttosto un segno tangibile come quelli inviati agli antichi profeti! (21,5).
- Come può Allah resuscitarci dalle ossa quando esse saranno solo polvere? Sono solo promesse e vecchie storie! (23,82).
- Hai copiato tutto dagli Israeliti! ti hanno imbeccato loro! non è farina del tuo sacco! (25,4).
- Sei solo un comune mortale! almeno fatti accompagnare da un angelo! (25,7; 25,21).
- Perché Allah non si fa vedere direttamente a noi? (25,21).
- Perché Allah non ha mandato il Corano in una unica soluzione ma a rate? (25,32).
- Perché Allah non ti ha dato il Libro come ha fatto con Mosè? (6,7; 28,48).
- Perché Allah non ha mandato un messaggero in ogni città? (25,51).
- Non esiste un aldilà, non saremo resuscitati. Fai resuscitare uno dei nostri avi, se sei veritiero! (44,35-36).
- Ti sei inventato tutto! (46,8). Sei un bugiardo sfrontato! (54,25).
Maometto riconosce di essere solo un umile messaggero incaricato di un compito improbo, così come Giona nella Bibbia, e si rammarica di non poter apportare prove delle sue rivelazioni, ma sarebbe pronto a scavare nelle profondità della terra e a scalare il cielo se solo ciò potesse servire (5,35). La difesa di Maometto è la seguente:
- Mosè, Elia e Gesù non facevano miracoli, ma si limitavano a richiederli a Dio; è solo Dio che può fare i miracoli. Se Lui non mi concede qualche miracolo, che colpa ne ho io?
- Se raccontassi balle verrei punito da Allah (46,8).
- Anche gli altri profeti prima di me sono stati trattati come bugiardi (35,4).
- I veri fedeli possono trovare i miracoli già nelle Scritture (Torah e Vangeli); cos'altro volete da me che non sia già stato fatto?
- Se hai il dubbio, vuol dire che non credi, avvertirai un insopportabile senso di colpa, e quindi andrai all'Inferno.
- Il dubbio nella fede è la malattia che Allah mette nei cuori (2,10), quindi il dubbio stesso è una manifestazione del potere di Allah (10,99-100).
- Gesù ha fatto miracoli ma non è servito comunque (2,87). Tutte le storie della Bibbia riprese anche nel Corano lo confermano.
- I figli di Israele hanno già avuto numerose prove (3,183), ma non è bastato comunque (2,211).
- Anche se Allah ci avesse consegnato il Corano già fatto e scritto, non avreste creduto comunque (6,7).
- Siccome tutto dipende da Allah, anche coloro che sono miscredenti sono una manifestazione del volere di Allah (5,39); non date retta ai miscredenti o finirete all'Inferno!
- Io sono un mero messaggero, che volete da me? Neppure i profeti antichi erano dei superuomini e neppure loro erano immortali! (21,7-8).
- Voi che chiedete la prova a me, perché non la chiedete anche ai vostri idoli? (21,22-24). A Maometto cominciano a girare gli Zebedei.
- Quando arriva il Giudizio? Forse l'ora è vicina (42,17); solo i miscredenti vogliono affrettarne la venuta; i veri fedeli la temono e quindi non hanno tanta fretta (42,18). Quindi quelli che mi fanno questa domanda sono miscredenti, smettetela!
- Perché Allah ha distrutto intere popolazioni e intere città? Perché queste genti avevano sì udito, occhi e cuore per vedere i segni di Allah ma non credettero; speravano di essere salvati dai loro dèi, ma i loro dèi non li soccorsero. Ora io vi porto anche il Corano: non ripetete lo stesso errore! (46,26-28).
- Osservate con meraviglia i prodigi del Creato (2,164; 3,190; 7,57-58; 10,5-7; 10,24; 13,2-4; 16,10-17; 16,65-69; 20,53-56; 45,4; ...): chi manda la pioggia che rende fertile la terra? chi ci ha dato le greggi che ci sfamano? chi altri se non Allah può determinare le vicende umane? non sono questi segni chiare manifestazioni della potenza di Allah? (tutta la sura 55).
No, non lo sono; questa è una argomentazione fiacca per quando sono finite le altre.
Massimo rispetto per l'onestà intellettuale dei redattori del Corano che hanno voluto raccogliere tutte le obiezioni mosse alle predicazioni di Maometto e hanno tentato di trovare risposte.
Tassazione e redistribuzione del reddito
- Allah distribuisce le ricchezze con misura, altrimenti poi i ricchi diventano presuntuosi e si allontanano dalla fede (42,27).
- Pagare la decima (2,110).
- Elemosina con quanto si ha in sovrappiù (2,219); farlo con discrezione senza vantarsi, meglio segretamente (2,271).
- I miscredenti paghino il tributo di sottomissione (9,29). Non si precisa l'entità del tributo, ma nella nota in [PICCB] si spiega che i miscredenti sono però esentati dalla decima e dal servizio militare.
- I rabbini, sacerdoti e monaci dei Giudei e dei Cristiani divorano beni altrui senza alcun diritto e antepongono il loro interesse personale alla causa di Allah (9,34; 24,36-37). Quindi Maometto dice no alle gerarchie sacerdotali parassite e alla sterile contemplazione.
-
L'Islam non stigmatizza la ricchezza, purché si versi ogni anno il 10% del patrimonio come decima: Le porte del cielo non si apriranno mai per coloro che smentiscono i Nostri segni allontanandosene orgogliosamente: non entreranno in Paradiso sino a quando un cammello non passi per la cruna di un ago. (7,40). Ricorda nulla? Gesù però si riferiva ai ricchi.
- Taluni sono ricchi e altri sono poveri perché così ha voluto Allah; quindi i ricchi non si spoglino delle ricchezze che Allah ha voluto donare loro; no alla prodigalità, no al comunismo (16,71; 17,26-27).
Diritto e codice penale
- Vietato l'omicidio; legge del taglione (2,178; 17,33).
- Vietata l'usura (2,275).
- Il debito va messo per iscritto; rivolgetevi a uno scriba (2,282).
- Omicidio colposo del credente: risarcimento alla famiglia del morto (4,92). Per l'omicidio doloso è previsto anche l'Inferno (4,93).
- L'omicidio (si suppone doloso) è un crimine contro l'umanità; salvare la vita a un uomo è salvare tutta l'umanità (5,32).
- Per chi fa la guerra ad Allah e a Maometto siano uccisi o crocifissi, siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti, o siano esiliati dalla Terra (5,33).
- Furto: taglio della mano (5,38).
- Legge del taglione (5,45).
- La testimonianza sia veritiera, no alla fedeltà tribale quando è coinvolto un parente (5,152).
- Gli schiavi hanno diritto all'affrancamento contrattuale; la schiavitù non è per sempre (24,33).
Diritto di famiglia
- Gli uomini sono preposti alle donne; la donna insubordinata venga percossa e costretta all'astinenza sessuale (4,34).
- L'uomo può sposare donna musulmana, anche schiava, ma non una idolatra; la donna musulmana non può sposare idolatra (2,221).
- L'uomo può sposare una giudea o una cristiana (5,5).
- Divorzio: vedi (2,227); la sura 65 è dedicata ad esso con dettagli relativi al ripudio.
- Restituire i beni acquisiti dagli orfani di cui si ha la tutela (4,2-6). Osserviamo che lo stesso Maometto era orfano, per cui era particolarmente sensibile all'argomento.
- Correlazione tra orfani e poligamia: i versetti (4,2-3) sono talmente vaghi che non si possono trarre conclusioni. Comunque si ammettono almeno fino a 4 mogli.
- Eredità lasciata dai genitori: spetta a tutti i figli, ma i maschi ricevono ciascuno la parte di due femmine (4,7-12; 4,176). Sono considerati anche altri casi di eredità e condizioni specifiche.
- Vietato sposare: madri, figlie, sorelle, zie, nipoti di fratelli (4,23).
- No al libertinaggio (4,24); sesso ammesso solo all'interno del matrimonio e con le schiave (23,5-6).
- E' permesso sposare le proprie schiave libere credenti ma occorre il loro consenso e il consenso della loro gente, inoltre hanno diritto alla dote; vietata la prostituzione (4,25).
- Divorzio: istituto dell'arbitrato per prevenirlo, con un rappresentante della famiglia di lui e uno di lei (4,35).
- Divorzio richiesto dalla donna: è necessario l'accordo con il marito (4,128).
- Divorzio: in ogni caso, un buon divorzio è meglio di una esistenza conflittuale, e in questo senso è benedetto da Allah (4,130). Gesù vieta il divorzio; Mosè consente di ripudiare la moglie. Sono i costumi che pian piano cambiano, e Maometto è progressista.
- I fornicatori siano flagellati con 100 colpi di frusta (24,2).
- Il marito che accusa la moglie di adulterio ha diritto al divorzio; la moglie sia punita ma solo se ci sono almeno 4 testimoni (24,6-17).
- Le schiave non siano costrette a prostituirsi; e comunque, anche quando lo sono, Allah le perdonerà (24,33).
Servizio militare
La jihad è lo "sforzo" sulla via di Allah e i mujahidin sono i combattenti che vi partecipano.
- Vi è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite (2,216).
- Il soldato offre la propria vita e i propri beni alla causa di Allah, e ottiene come ricompensa il Paradiso (4,95; 4,124; 9,111). Ciascuno si deve procurare l'equipaggiamento, le armi e i mezzi di trasporto. Chi non ha i mezzi, chieda aiuto, e se proprio non può allora stia a casa (9,75-97).
- L'ubbidienza a Maometto deve essere assoluta, anche a costo della vita (9,120). Qui siamo ovviamente già nel periodo post-Egira del Maometto trionfante.
- Il bottino di guerra spetta a Maometto (8,1).
- Il bottino di guerra appartiene per 1/5 a Maometto, ai suoi parenti, agli orfani, ai poveri ai viandanti (8,41).
- Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. (47,4).
- Obbedite ad Allah e al suo messaggero Maometto! (47,33).
- Contribuite generosamente con i vostri beni e con la vostra vita alla guerra nel nome di Allah; non vi chiederò direttamente di contribuire perché questo potrebbe fare scattare la vostra avarizia, ma fatelo spontaneamente (cioè spintaneamente); ricordatevi che Allah non ha bisogno di voi, siete voi che avete bisogno di Allah; se deludete Allah, lui volgerà la sua benevolenza ad un altro popolo come già ha fatto tante altre volte (47,35-38; 49,15).
- Vicende belliche contingenti: (3,121), (3,153), (3,165). Le note in [PICCB] aiutano a capire di che cosa si tratta perché Maometto omette tutti i dettagli, essendo i suoi discorsi diretti ai seguaci.
Relazioni coi Giudei e coi Cristiani
- Allah = Yahweh è affermato esplicitamente in (29,46). Lì si invita anche a tenere buoni rapporti con gli Israeliti perché essi credono nello stesso dio.
- Torah è fonte di guida e di luce (5,44).
- Il Vangelo è guida e luce, e Gesù ha confermato la Torah; i Gesuani accolgano anche il Corano, altrimenti sono empi (5,46; 5,66-69).
- Gesù e Maria sono un segno per i mondi (21,91). Vaghissimo, ma dà un'idea della considerazione che Maometto aveva per i Vangeli.
- Maometto era probabilmente analfabeta e non ha letto la Bibbia (v. 29,48 e note). Quindi Maometto non ha letto né la Torah (scritta in ebraico e aramaico e ancora da restaurare), né la Septuaginta (scritta in greco), né i Vangeli (scritti in greco). Quindi deve avere ascoltato le storie che gli sono state raccontate da altri, probabilmente giudei o ebrei ellenizzati. Questo potrebbe spiegare perché ci sono tante varianti nelle storie tratte dalla Bibbia, varianti che originano dalla trasmissione orale dei racconti. E spiega anche certi errori grossolani di interpretazione che vedremo più avanti.
- Mantenere buoni rapporti con la gente della Scrittura (Ebrei, Giudei, Cristiani) e dialogare con essi perché tutti condividiamo lo stesso dio (29,46).
- La sura 59 è dedicata alla sconfitta degli ebrei di Medina e al bottino dei loro beni. Il bottino spetta tutto a Maometto perché l'assedio si è concluso senza battaglia (59,6-7).
Regole di vita varie
- No sesso durante il mestruo (2,222).
- Il musulmano si allei preferibilmente con il credente piuttosto che con il miscredente (3,28).
- Non allearti con Giudei e Nazareni (Gesuani), perché loro sono in combutta contro di te (5,51; 5,57).
- Non farti amico con i miscredenti, neanche se sono i tuoi parenti (58,22).
- Allah vi proibisce soltanto di essere alleati di coloro che vi hanno combattuto per la vostra religione (60,9).
- Siate buoni e giusti con coloro che NON vi hanno combattuto per la vostra religione e che non vi hanno scacciato dalle vostre case, poiché Allah ama coloro che si comportano con equità (60,8).
- Gli schiavi e i liberi provengono gli uni dagli altri (4,25).
- No al suicidio (4,29).
- Rispondere sempre al saluto (4,86) e salutare quando si entra nelle case (24,61).
- Allontanatevi da coloro che smentiscono o sbeffeggiano Allah o deridono le vostre chiamate alla preghiera, fino a che cambiano argomento (4,140; 5,57-58). Quindi, niente confronto dialettico su temi dottrinali.
- Cibi leciti come da Torah (2,173).
- Cibo, carne e macellazione: stesse regole della Torah (5,3-5) ma emendate da alcune restrizioni imposte da Allah per punire gli Israeliti (5,146).
- Vietato il vino (2,219; 5,90).
- Vietato il gioco d'azzardo (5,90).
- Ad ogni espressione che implichi una qualche progettualità non dimenticare mai di aggiungere sempre "se Allah vuole" (in sha Allah) perché nulla può avvenire contro il volere di Allah (18,23-24).
- Le donne mantengano in pubblico un comportamento casto, lo sguardo basso, velo a coprire fino al petto (24,31) in modo da essere riconosciute e non venire molestate (33,59); le donne in menopausa sono esentate dall'obbligo del velo (24,60).
- Celibi e nubili, liberi e schiavi, sono invitati a sposarsi (24,32).
- Allah ha creato la notte per riposare e il giorno per vedere con chiarezza (40,61).
Invettive
Queste si ripetono innumerevoli volte:
- I miscredenti non possono nuocere ad Allah (3,177) e la dilazione che accordiamo loro serve solo ad aumentare i loro peccati e così avere un castigo avvilente (3,178).
- I miscredenti irridono i credenti, ma verranno castigati il Giorno del Giudizio (2,212).
- Non avere fretta di combattere i miscredenti: contro di loro Allah ha già mandato i diavoli e poi li condannerà all'Inferno (19,83-84).
- I Giudei hanno violato il Patto e quindi sono stati condannati da Allah (4,155).
- I Giudei praticano l'usura, che è vietata (4,161).
- I Giudei seminano guerre che Allah deve poi spegnere (5,64).
- Gente della Scrittura, ubbidite alla Torah e al Vangelo! (5,68).
- I Cristiani, che credono Gesù sia Allah, sono miscredenti (5,73).
- I più acerrimi nemici dei Musulmani sono i Giudei e i politeisti; i più prossimi amici dei Musulmani sono i Nazareni (=Gesuani) perché non hanno un atteggiamento settario e tra di loro ci sono monaci e studiosi disponibili al confronto (5,82). Nulla di esplicito riguardo ai Cristiani.
Calendario Musulmano
Il Corano adotta il calendario lunare già in uso all'epoca nonché il mese del digiuno del Ramadan, ma con qualche aggiustamento (9,36-37). Il versetto (9,36) è corredato in [PICC] da una nota esplicativa piuttosto chiara:
Versetto fondamentale per quanto riguarda la definizione islamica della scansione del tempo. È noto che il calendario lunare conta 354 giorni, 11 in meno di quello solare (12 quando l’anno viene considerato bisestile). Per questo motivo, gli astronomi del tempo della «jahiliyya» (dell’ignoranza, precedente alla rivelazione coranica), aggiungevano il «nasi’» (mese intercalare) ogni tre anni, ristabilendo la corrispondenza tra computo solare e lunare. A parte le preoccupazioni di ordine astronomico, ci si serviva del «nasi’» inserendolo tra i mesi sacri e facendo sì che fosse da pretesto ai razziatori per giustificare i loro attacchi ai pellegrini. Come si ricorderà erano considerati sacri Dhu l-Qa‘da, il successivo mese del Pellegrinaggio, Dhu l-Hijja, quello ancora seguente Muharram e infine Rajab. Inserendo il mese intercalare dopo quello del Pellegrinaggio si veniva a creare una situazione di grave pericolo per i pellegrini che i razziatori colpivano sostenendo di essere nella «legalità».
Altro aspetto particolare di questa riforma del calendario, la rotazione del mese del digiuno, Ramadan, che ogni anno anticipa di 11-12 giorni e che in 33 anni circa fa tutto il giro del calendario solare. Allah [...] ha eliminato [...] qualsiasi possibilità di disparità di trattamento tra i musulmani dimoranti in diverse parti del mondo. Se, infatti, il mese del digiuno seguisse il calendario solare, alcuni credenti lo assolverebbero durante periodi di grande calore e di giornate molto lunghe e altri nel fresco, con poche ore di luce e, di conseguenza, con meno impegno e merito.
Allah ha creato le fasi lunari apposta per seguire il calendario (10,5).
Quindi la riforma di Maometto rimuove il mese intercalare, sicché l'anno musulmano dura sempre 354 giorni. Ne risulta che il mese del Ramadan anticipa di 11-12 giorni ogni ciclo delle stagioni, compiendo un giro completo del calendario ogni circa 31 anni. Ogni fedele può quindi sperimentare il Ramadan in ogni periodo dell'anno per almeno un paio di volte nell'arco della sua vita, qualunque sia l'emisfero terreste in cui abita. Questa mi sembra un'altra manifestazione della volontà universalistica della religione islamica.
Varie
- Maometto ha diverse mogli nonché schiave concubine bottino di guerra (33,30; 33,50); ci sono polemiche sulla sua condotta matrimoniale che vengono affrontate pubblicamente nel Corano per stabilire quali e quante mogli Maometto è legittimato ad avere (33,52).
- Mosè è guida e misericordia (46,12). Relativamente alla pretesa di un Mosè misericordioso, i casi sono due: o a Maometto gli è stata raccontata una versione moooolto edulcorata del Pentateuco, oppure Maometto riteneva del tutto legittimi gli stermini e le pulizie etniche colà raccontati. Quale della due?
- Malocchio: la sura 113 di soli 5 versetti è dedicata a un caso di malocchio contro Maometto, ma gli incantesimi dei maghi nulla possono contro chi ha fede in Allah. Le note di [PICCB] spiegano meglio la storia.
Confronto con la Bibbia
Citazioni dalla Bibbia
Le vicende, i profeti e i personaggi della Bibbia vengono citati ripetutamente nel Corano, tra questi:
Adamo, Noè, Abramo, Lot, Ismaele, Isacco, Giacobbe, Giuseppe (figlio di Giacobbe), Mosè, Saul (primo re di Giuda), Golia, David, Salomone, Elia, Giona, Giobbe, Esdra, Gabriele (angelo), Baal, Zaccaria (padre di Giovanni il battista), Giovanni (il battista), Maria (madre Gesù), Gesù.
Le storie più ripetute sono quelle di Noè e il Diluvio, di Abramo e il papà idolatra, di Lot e Sodoma, di Mosè e l'Esodo. Queste storie vengono anche indicate come metafore (17,89; 29,43; 30,58; 30,58; 36,13; 74,31) e parabole (39,27) perché il loro scopo è trasmettere una morale, a prescindere dalla loro realtà storica e della aderenza alla narrazione della Bibbia.
Lo schema narrativo e la morale sono sempre gli stessi:
- Il profeta di turno è solo un uomo. Proprio come Maometto.
- I miracoli sono prodotti da Allah e solo da lui. E quindi Allah vi farà vedere i miracoli ma solo quando Lui vorrà; smettetela di chiederli a me.
- Nonostante i miracoli esibiti, i miscredenti rimangono increduli. Quindi tutti questi miracoli che la gente pretende di vedere non sono poi così rilevanti e non dimostrano nulla.
- Il profeta viene schernito e perseguitato (43,7). E anche Maometto ha avuto i suoi guai.
- Alla fine i miscredenti vengono castigati da Allah. Quindi, cari miscredenti, sarà meglio per voi che mi diate retta se non volete fare una brutta fine.
Le storie della Bibbia vengono un po' adattate per corrispondere meglio a questo schema narrativo. Per esempio, Adamo, Noè, Abramo e Lot sono tutti profeti che tentano di redimere i miscredenti, e Gesù NON è figlio di Dio ma è egli stesso mortale. Nel capitolo dedicato al confronto tra Bibbia e Corano esamineremo queste differenze.
Differenze con la Bibbia
- Nel Tanach Yahweh non è onnipotente, non ci sono i demoni, non c'è Satana, non c'è il Male e non c'è il Peccato Originale. Le vicende e i concetti del peccato originale commesso da Adamo ed Eva, e le vicende della discesa degli angeli e corruzione della Terra e conseguente Diluvio, sono aggiunte tarde alla Genesi che non hanno riflessi sui personaggi del Tanach e sono solo velatamente accennati nel Nuovo Testamento. La concezione teologica del Male e del Dio unico di Maometto segue la Septuaginta e il folclore cristiano nascente.
- Tutti i patriarchi della Bibbia vengono promossi a profeti che predicano al loro popolo, ivi inclusi Adamo, Abramo e Ismaele; essi vengono scherniti dal popolo, e il popolo viene punito da Allah.
- Adamo è il primo uomo (4,1; 5,98). Nella Bibbia gli uomini, maschi e femmine, vengono creati in numero imprecisato nel sesto giorno, e quindi Adamo non è il primo uomo né Eva è la prima donna.
- Adamo e la sua sposa vengono posti nel Paradiso, ricevono il divieto di avvicinarsi ad un certo albero non meglio precisato che li farebbe diventare angeli o immortali, ma l'angelo ribelle Iblis (alias Satana) li travia e quindi essi vengono scacciati dal Paradiso (2,35; 7,19-25). In (20,120) l'albero in questione è quello dell' eternità e del regno imperituro e Satana tenta Adamo invece che Eva. Il Paradiso a cui sono destinati i virtuosi diventa anche Giardino di Eden in (19,61; 20,76). Evidentemente secondo il Corano l'Eden e il Paradiso sono sinonimi. Troppe le differenze con la Bibbia per stare ad elencarle tutte.
- Noè è profeta e non viene creduto dal popolo idolatra che venera Wadd, Suwa, Yaghuth, Yaug e Nasr (71,23); segue Diluvio (71,25); sull'Arca salgono tutti gli uomini credenti oltre agli animali a coppie (7,59; 10,71; 11,25; 11,40; 23,23-30); l'Arca approda sul monte al-Judi (11,44). Nella Bibbia Noè non fa il profeta ma è solo un patriarca, Yahweh opta per il Diluvio senza preavviso, solo Noè e famiglia salgono sull'Arca, e gli animali salvati sono in numero di una coppia per ogni specie pura, e 7 coppie per ogni specie impura; l'Arca approda sul monte Ararat.
- Abramo era un puro credente monoteista e tentò di redimere dal politeismo il papà Azar e la sua gente e distrusse i loro idoli (3,67; 5,74; 21,51; 37,83-99).
Questo lo racconta anche il Libro di Enoc XII (v. [APOCRIFI]) solo che il papà di Abramo si chiama Tara.
Nel Tanach e nella Bibbia non c'è traccia di tutto ciò, il papà di Abramo si chiama Tarach, la famiglia Tarach è felicemente pagana, Abramo non conosce Yahweh e chiede garanzie per assecondarlo nella conquista di Canaan, poi non fa nulla per conquistare Canaan ma scappa in Egitto, e vende la moglie sterile per ben due volte senza dare credito alla promessa di Yahweh di avere un figlio da lei. Per dire quale considerazione aveva Abramo per Yahweh stando al racconto del Tanach.
- Abramo riceve in sogno il compito di immolare il figlio Isacco, discute di questo con lui e il figlio accetta serenamente il volere di dio (37,102). Nella Bibbia Yahweh parla direttamente ad Abramo, mentre Isacco è bimbo inconsapevole.
- Distruzione di Sodoma: gli Angeli entrano nella città per intimare ai suoi abitanti a rinunciare alle pratiche omosessuali e al brigantaggio (29,29) ed abbracciare la fede in Allah; anche Lot che abita nella città condanna queste perversioni e invita i suoi concittadini a ravvedersi; in tutta risposta, gli stessi Angeli vengono insidiati; Lot, pur di difendere gli illustri ospiti dalla minaccia, offre piuttosto le sue figlie alla folla eccitata; la moglie di Lot viene condannata da Allah senza spiegazione (7,80-84; 11,69-83; 15,51-74; 26,160-173; ...); Sodoma viene distrutta da una pioggia di pietre di argilla indurita (11,82; 15,74). Cfr con la nostra analisi della Bibbia.
- Il racconto dell'Esodo contiene molte varianti:
Mosè interviene in una disputa tra uno dei suoi e uno degli avversari e uccide l'avversario con un pugno. Nella Bibbia Mosè uccide un egiziano che stava percuotendo un israelita, e lo fa con la spada.
Mosè conosceva Allah prima ancora dell'episodio del rovo in fiamme (28,27). Nessuna traccia delle perplessità di Mosè riguardo alla identità di Yahweh.
Articolato confronto tra Mosè, il Faraone, e i maghi invitati dal Faraone a smascherare le magie di Mosè.
Nell'episodio del vitello d'oro, Aronne viene sollevato espressamente da ogni responsabilità e incolpa di tutto il popolo; Mosè getta le tavole a terra per la rabbia, ma queste non si rompono e le raccoglie integre (7,103-160; 10,74-93; 20,9-98; 26,10-68).
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La città di Madian fu distrutta e i suoi abitanti sterminati dopo che respinsero il profeta Shuayb (29,36). Nella Bibbia è Yahweh che dà ordine a Mosè di attaccare Madian e di sterminarne gli abitanti durante la campagna di conquista di Canaan.
- Salomone è profeta illuminato e dotato di super-poteri (38,102; 27,15-44; 34,12-17). Nella Bibbia Salomone è invece il re apostata che causerà la guerra civile e la secessione nel Regno di Giuda.
- In (21,78) si fa cenno ad un giudizio tipicamente "salomonico" compiuto da Salomone e relativo a una lite tra pastori e agricoltori; i dettagli della storia vengono spiegati solo nella nota; probabilmente si tratta di una delle tante storie trasmesse oralmente che circolavano a quel tempo ed erano note a tutti. La Bibbia cita solo il giudizio sulla lite tra due donne che si contendono un bambino.
- Elia è pio (5,85; 37,130). Nella Bibbia è un profeta combattente che difende la fede con la spada, e la usa parecchio.
- Gesù non è figlio di Allah e Allah non ha figli (2,116). Quindi Maometto non è meno qualificato di Gesù.
- Vietato matrimonio tra consanguinei (4,23), che tanti disturbi riproduttivi causava tra gli Israeliti.
- Schiavi e liberi provengono gli uni dagli altri e sono permessi matrimoni misti tra uomo libero e donna schiava sotto certe regole (4,25). Cfr Abramo, che fece sesso con la schiava Agar senza chiederle permesso, non la sposò e neppure le diede la dote, quindi la cacciò per capriccio di Sara.
- La decima viene distribuita al popolo, non alla élite dei sacerdoti che nel Corano neppure esiste.
- Emancipazione femminile: qualche apertura alla possibilità della donna di chiedere il divorzio consensuale; persino la schiava deve dare il consenso al matrimonio con il suo padrone; le donne ereditano e hanno una dote dal marito (sura 4).
Nell'Antico Testamento le donne sono oggetti passivi, sebbene capaci di atti eroici (v. Giuditta, Ester); assolutamente escluso che possano decidere e del matrimonio e del divorzio; la Legge Mosaica prevede il ripudio della moglie a discrezione del marito; il possesso di beni da parte delle donne viene contemplato in Numeri 27,1-11 solo quando, in mancanza di eredi maschi, la famiglia non potrebbe partecipare alla spartizione del bottino di guerra.
Nel Nuovo Testamento Gesù esclude anche la possibilità del ripudio della moglie.
- La liturgia prevede il sacrificio di un animale sull'altare della Ka'ba (22,28) perché le sue carni vengano mangiate con particolare riguardo verso poveri e bisognosi; inoltre Allah non ha bisogno delle carni né del sangue degli animali sacrificati, a lui basta che gli giunga il timore degli uomini (22,37). Dunque qui niente olocausto né gli altri riti sanguinolenti della preparazione delle carni come avviene nella Torah.
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Escatologia: coloro che non credono nell'altra vita sono destinati al castigo (34,8); l'aspirazione di ogni uomo è andare in Paradiso (4,124; 9,111).
Nella Bibbia solo qualche profeta oltre a Gesù e a Paolo parlano timidamente della immortalità dell'anima e dell'Aldilà, ma rimangono vaghissimi. In generale i Giudei non credono nella resurrezione dell'anima ma si aspettano solo "benedizioni" costituite da beni materiali ottenuti su questa Terra. Quindi tutti i profeti dell'Antico Testamento andranno all'Inferno a cominciare da Adamo, Abramo e Mosè, che dell'Aldilà non sapevano nulla, non ne hanno mai parlato e neppure lo desideravano.
Il concetto di Aldilà, costituito da un Paradiso e un Inferno, è quindi una novità esclusiva dell'Islam e del Cristianesimo.
- Giudizio Universale: avverrà in un futuro imprecisato, e allora tutti gli uomini saranno resuscitati dalle loro ossa e giudicati da Allah per poi finire o in Paradiso o all'Inferno. Nella Bibbia abbiamo tre versioni del Giudizio Universale: quella di Isaia, quella del Vangelo e quella dell'Apocalisse - vedi [BIBBIA] per le differenze.
- Maometto è annunciato nelle scritture degli antichi (26,196). Dove? Probabilmente allude a qualche confusa profezia messianica di un profeta biblico, ma vai a sapere.
- Gesù ha annunciato l'arrivo del suo successore; il suo nome sarà Ahmad (61,6). Forse allude a Giovanni 14,16 ma lì non si fanno nomi. Vedi anche [PICCB] nota al versetto (26,196).
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Il Corano non dà istruzioni per la successione al potere dopo Maometto, e neppure stabilisce una gerarchia sacerdotale a parte l'imam definito in (17,71). Piuttosto, ogni fedele è invitato a leggere e a recitare personalmente il Corano, mentre le comunità dovranno darsi ciascuna una propria organizzazione politica.
La Bibbia invece è piena di gerarchie sacerdotali, militari e di potere, come la casta sacerdotale dei Leviti, il consiglio degli Anziani istituito da Mosè, i re del Regno di Israele, nonché Vescovi, Presbiteri e Diaconi istituiti da Paolo. Il fedele non ha accesso diretto alla Scrittura, e il suddito rimane inesorabilmente schiacciato tra il potere politico e il potere sacerdotale.
Altre idee condivise tra Islamismo, Giudaismo e Cristianesimo
L'islamismo comprende idee che sono condivise con il mondo della letteratura apocrifa giudaica e cristiana. Vediamone alcune.
Il diavolo è un angelo invidioso di Adamo. Il libro Vita di Adamo ed Eva ([APOCRIFI-AT] vol. 2 p. 452) ci spiega il motivo dell'odio del diavolo per Adamo. Dio creò Adamo a propria immagine, lo pose in quel luogo di delizie che è l'Eden, quindi impose a tutti gli angeli di adorare la nuova creatura. Ma uno degli angeli e gli angeli al suo seguito si rifiutarono di adorare Adamo e per questo furono puniti da Dio, privati della gloria, scacciati dal cielo e precipitati sulla Terra, dove andranno a sfogare la loro frustrazione sull'uomo. E' esattamente ciò che succede nel Corano con l'angelo Iblis.
Ecco come furono crearti gli angeli. Il Libro dei segreti di Enoc (cap. XXIX [APOCRIFI-AT] vol. 2 p. 544) ci spiega come Dio creò gli angeli: dalle pietre feci scaturire un gran fuoco e dal fuoco creai tutte le milizie incorporee tutte le milizie delle stelle e i Cherubini e i Serafini e gli Ofanim [guardiani del trono] e tutto questo lo feci scaturire dal fuoco. Nel Corano gli angeli furono creati da un vento infuocato per adorare Allah.
Abramo monoteista che tenta di redimere la sua famiglia dal politeismo compare anche nel Libro dei Giubilei (capp. XI-XII [APOCRIFI-AT] vol. 1 p. 270).
La lingua della creazione è ... Naturalmente è l'ebraico (Libro dei Giubilei XII,26) anzi no è l'arabo (Corano 20,113; 12,1-2; 39,28; 16,103; 43,3; 26,195).
Magi e Zoroastrismo
I Magi citati in (22,17) saranno giudicati benignamente tra i virtuosi che hanno creduto, insieme a Giudei e Cristiani. Ma chi sono i Magi? Il vangelo secondo Matteo nulla dice. La nota in [PICCB] dà una spiegazione sintetica ma interessante:
«i magi»: con questo termine il Santo Corano designa i seguaci della religione predicata ai persiani da Zoroastro. Egli indicò la via del monoteismo abramitico e raccomandò alla sua gente un codice di comportamento da seguire fintanto che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) non avrebbe inviato un profeta che egli definì «l’uomo del cammello rosso» e che sarebbe stato latore della Rivelazione definitiva. La prevaricazione umana portò a stravolgere il messaggio di Zoroastro e i persiani divennero adoratori del fuoco, assurto per loro a simbolo della luce divina. Idearono un dualismo contrapponendo un dio del male, Ahriman, ad un dio del bene, Ahuramazda (da cui il termine Mazdei con il quale vengono spesso identificati).
Decima: una tassa patrimoniale
Considero un patrimonio iniziale di valore P(0) e un reddito annuale netto R (cioè il reddito meno le spese) e una tassazione pari a d=10% o altra percentuale calcolata sul patrimonio invece che sul reddito. Indicato per brevità con r=1-d la frazione di patrimonio che rimane dopo aver pagato la tassa, il patrimonio negli anni successivi sarebbe:
P(1) = (P(0) + R) r
P(2) = ( (P(0) + R) r + R ) r
P(3) = ( ( (P(0) + R) r + R ) r + R ) r
...
P(n) = R ( (P(0)+1) rn + (1 - rn)/(1 - r) )
Dopo molti anni n → ∞ il patrimonio tende a stabilizzarsi a P(∞)=(1/d - 1)R. Quindi per d=10% il patrimonio asintotico è 9R. Quindi il patrimonio è limitato superiormente a 9 volte il reddito annuale netto, e inferiormente a zero.
Questioni da approfondire
- Sembra che M. abbia confuso i due alberi dell'Eden o non ne abbia capito il senso.
- Cosa ne pensa M. del "popolo eletto"? Lo ha ripudiato? E' presunzione degli Israeliti?
- Cosa ne pensa M. delle stragi arbitrarie ordinate da Y.? da Mosè? da Giosuè?
- M. dice pochissimo di Ismaele, che compare sole nelle elencazioni dei profeti, ma non è riconosciuto come patriarca degli Arabi; strano.
Critica al Corano e conclusioni
Abbiamo visto che l'Islam si propone esplicitamente come una religione universale per tutta l'umanità, a qualunque latitudine, e suggerisce la via per il superamento dello schiavismo che era ancora pratica comune all'epoca di Maometto. Inoltre il Corano esplicitamente condanna tutte le gerarchie sacerdotali perché sono caste autoreferenziali che divorano risorse senza utilità per la comunità. Piuttosto il Corano invita il fedele a un rapporto diretto e quotidiano con dio e con la Scrittura. Alla donna viene riconosciuto il diritto a una eredità e viene riconosciuto il diritto ad esprimersi sia sul matrimonio sia sul divorzio. Per questo il Corano è un enorme progresso del pensiero religioso e della convivenza civile (per i tempi) e spiega il motivo della sua rapida diffusione e del suo successo.
Nella nostra analisi della Bibbia abbiamo visto come quel libro sia una elencazione di
stragi,
guerre,
stermini,
pulizie etniche,
esecuzioni sommarie,
sbudellamenti,
stupri,
sacrifici umani,
vendette,
tradimenti,
inganni,
e altre turpitudini.
La teologia cristiana tenta di mitigare e ricondurre il contenuto della Bibbia a metafora, cioè la Bibbia sarebbe una favola con la morale, anche se torna difficile capire quale morale. Altri tentano di confermare la Bibbia come incontrovertibile realtà storica, ma incontrano insormontabili difficoltà di ordine logico, storico, archeologico e scientifico. E già solo questo la dice lunga sulla solidità della Bibbia come testo di riferimento teologico.
Il Corano è qualcosa di completamente diverso, in quanto nel Corano non scorre una sola goccia di sangue. Sì, c'è il taglio della mano ai ladri e le centro frustate agli adulteri, ma queste erano pratiche largamente accettate già ai tempi di Maometto che il Corano si è limitato solo ad adottare.
E' anche vero che il Corano cita spesso episodi cruenti tratti dalla Bibbia, ma si tratta di storie non imputabili al Corano in sé, storie palesemente adattate da Maometto alle sue esigenze e indicate esplicitamente come metafore per illustrare il punto. E il punto è questo: l'anarchia e il disordine delle popolazioni della penisola araba si potevano curare solo introducendo una identità nazionale, una legislazione unica e una omogeneità religiosa. Esattamente quello che fece Maometto, così avviando la civiltà araba verso un brillante futuro di prosperità.
Rimane un fatto curioso come le due principali religioni monoteiste, il Cristianesimo e l'Islamismo, abbaino scelto una base comune così imbarazzante come il Tanach, residuo oggi anacronistico dei tempi antichi, che ne mina alla radice la credibilità.
Glossario
- ANGELI: singolare arabo malak, plurale arabo malaika, in greco ἄγγελος (angelos) da cui latinizzato in angeli; nella Bibbia e nel Corano sono messaggeri, sorveglianti, spie (43,80) ed esecutori materiali del volere di Allah, incluso l'angelo che dà la morte (32,11). Allah ordina loro di prostrarsi davanti ad Adamo, ma Iblìs, geloso dell'uomo, si rifiuta di prostrarsi e Allah gli permette di impersonare il male sulla Terra (15,39; 7,11). Iblìs è Satana (17,61-63). Sono esseri maschi (37,150) perché gli angeli femmine sono figure dei politeisti (43,19).
- ASSOCIATORI: politeisti, compreso quelli che adorano Allah ma anche altri dèi.
- CORANO: adattamento all'italiano della parola araba al-Qur'an Karim che significa lettura ad alta voce, recitazione.
- CRISTIANI: dottrina religiosa fondata da Paolo di Tarso secondo la quale Gesù è figlio di Dio. Si distinguono dai Nazareni (o Gesuani).
- DECIMA: elemosina obbligatoria prescritta da (9,60). Il versetto è poco specifico e ha dovuto essere interpretato, ma normalmente la decima va intesa come il 10% del patrimonio (NON del reddito) da versare a persone o a istituzioni designate.
- DEMONI: il tema è articolato perché coinvolge il concetto di monoteismo e il contrasto tra Bene e Male. Infatti, se dio è l'essere onnipotente perfetto incorrotto e incorruttibile del Bene, com'è possibile che sulla Terra ci sia anche il Male? Il dilemma ha richiesto secoli di elaborazione, ha seguito un percorso intricato, e credo che non sia mai stato risolto. La teologia è riuscita solo ad introdurre ulteriori livelli di complessità per nascondere la magagna.
Demoni nel Giudaismo. Nella nostra analisi della [BIBBIA] abbiamo visto che i demoni non esistono nel Tanach, dove il Bene è semplicemente ubbidire a Yahweh e rispettare la Legge e il Male è tutto il resto. La Genesi 6, scritta probabilmente tra il 6o e il 4o secolo a.C. parla di elohim discesi sulla Terra attratti dalla bellezza della donne; ne segue una contaminazione genetica aborrita dalla divinità che per questo stermina tutti col Diluvio. Si tratta del primo tentativo della nascente concezione monoteistica di introdurre il Male in un mondo altrimenti perfetto creato dal dio del Bene. Il Libro dei Giubileie il Libro di Enoc trattano questo episodio più ampiamente (v. [APOCRIFI]).
Demoni nel Cristianesimo. La Bibbia ha ulteriormente elaborato il Tanach introducendo il Peccato Originale di Adamo ed Eva e trasformando gli elohim della Genesi 6 negli angeli decaduti divenuti demoni. Così il Cristianesimo spiega l'origine del Male, sfruttando anche vari pasticci nelle traduzioni dalla Septuaginta in poi che introducono surrettiziamente le sue impersonificazioni del Diavolo, Satana, Belzebub, Belfagor e Lucifero.
Demoni nell'Islamismo. Il Corano affronta lo stesso dilemma del dio del Bene contro il dio del Male in vari modi:
A) Allah ha creato i demoni dal fuoco di un vento bruciante (15,26) per essere da loro adorato (51,56).
B) I demoni sono gli esseri adorati dai politeisti (5,100).
C) I demoni sono angeli ribelli gelosi dell'uomo (17,61-63).
Demoni nel folclore popolare. In tutti i casi, i demoni furono funzionali al monoteismo per includere gli idoli del politeismo, ma come esseri inferiori subordinati all'unico vero dio, e venire così incontro alla mentalità della gente dell'epoca. Si spiega così la fumosità del tema e l'elasticità sui nomi di questi esseri.
- EBREI: secondo la Bibbia, i popoli che discendono dalla famiglia di Abramo; secondo la tradizione ebraica, sono tutti i discendenti di Eber, discendente di Noè. Presumibilmente gli Arabi, che si vuole discendano da Ismaele figlio illegittimo di Abramo e Agar, non sono Ebrei, e lo stesso Corano usa la parola Ebrei per indicare un popolo "altro". Spesso la parola Ebrei viene usata impropriamente come sinonimo di Giudei o Israeliti.
- EGIRA: hijrah ("emigrazione"). Nel Corano questa parola si riferisce alla fuga di Maometto dalla Mecca verso Medina avvenuta nel 622 d.C. che dà inizio al computo degli anni secondo il calendario islamico.
- GENTE DELLA SCRITTURA: i popoli della Torah e della Bibbia, cioè Giudei, Nazareni e Cristiani.
- GESUANO: vedi Nazareno.
- GIUDEI: seguaci della Torah discendenti dalla tribù di Giuda degli Israeliti ed insediatisi in Gerusalemme.
- IBLÌS: l'angelo ribelle che non si è prostrato di fronte ad Adamo (17,61-63) e che, per gelosia, cercherà per sempre di farlo peccare. Impersonifica il Male (vedi). Viene chiamato anche Satana (vedi).
- IMAM: dirige l'orazione congregazionale e guida la comunità musulmana locale (17,71).
- INFERNO: anche Fornace, Fiamma, Baratro, Abisso, Incendio.
- INGIL: la rivelazione di Allah a Gesù, raccolta in modo più o meno accurato nei Vangeli.
- INVIATO: Maometto.
- ISLAM: in arabo "sottomissione" (sottinteso, alla volontà di dio); religione dettata da Maometto nel Corano.
- ISRAELITI: secondo la Bibbia è il popolo eletto di Yahweh tra gli Ebrei, che tradisce Yahweh per altri dèi soprattutto ai tempi del re apostata Salomone, e che per questo viene punito dalla secessione tra la tribù dei Giudei e il resto degli Israeliti.
- JIHAD: lo sforzo sulla via di Allah.
- KA'BA o KAABA: santuario presso la Mecca che la tradizione vuole edificato da Adamo e poi ricostruito da Abramo e Ismaele (nota a (3,96)); la pietra nera che esso custodisce è ciò che rimane della costruzione originale.
- LIBRO o SCRITTURA: Torah oppure Bibbia; a volte il Libro indica il Corano.
- MALE: è quello che fa Iblìs per gelosia dell'uomo.
- MUJAHIDIN: il combattente della jihad (v.).
- MUSLIM: persiano: "che appartiene all'Islam".
- MUSULMANO o MUSSULMANO: dal persiano MUSLIM, cioè Islamico.
- NAZARENO: giudeo che crede nel profeta Gesù, cioè Gesuano.
- PARADISO: anche Giardino. Mi pare di capire che Maometto abbia fatto un tutt'uno del giardino dell'Eden e del Paradiso cristiano, ed infatti colloca Adamo ed Eva nel Paradiso.
- PROFETA: uomo che riferisce il volere di Allah, indicato anche come INVIATO. Vengono citati Adamo, Noè, Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, Mosè, Elia, Giona, Gesù e, naturalmente, Maometto.
- SATANA (shayatin): è un altro nome per il denome Iblìs (vedi).
- SCHIAVI: v. 24,32-33 per matrimonio, affrancamento, prostituzione.
- TORAH: il Pentateuco in lingua ebraica.
- TANACH: l'Antico Testamento in lingua ebraica.
- ULTIMO GIORNO: il Giudizio Universale, il Giorno del Giudizio, il Giorno della Resurrezione, l'Ora.
- VELO: deve coprire la testa fino al petto delle donne quando in presenza di non-famigliari (24,31); sono esenti le donne in menopausa (24,60).
- ZEBEDEI: entità astratte che girano vorticosamente a Maometto quando viene tediato da capziose domande di ordine metafisico e teologico da parte degli scettici che non hanno ancora capito qual'è il punto.
Fine